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Impennata di auto ibride ed elettriche in Italia: facciamo il punto con VertiMovers

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Impennata di auto ibride ed elettriche in Italia: facciamo il punto con VertiMovers

Fino a pochi anni fa sembrava un’utopia. Oggi è sempre più una (piacevole) realtà: la cultura della sostenibilità ormai permea il nostro quotidiano, modella le nostre abitudini e ci ispira quotidianamente. Certo, un mondo 100% green è ancora difficile da immaginare. Ma diciamocelo, anche se l’obiettivo è ambizioso, ci stiamo muovendo sempre di più in questa direzione. E di chilometri, per restare in tema, ultimamente ne abbiamo percorsi tanti. D’altronde, le normative sempre più severe e la volontà globale di ridurre i livelli di inquinamento stanno riscrivendo le regole dell’economia e, tra i tanti settori interessati, quello dell’automotive è stato da un lato, uno dei primi ad adattarsi, dall’altro, anche uno dei primi a trovare soluzioni innovative e sostenibili. E i prossimi mesi – nei quali si prevede un aumento della mobilità privata a discapito di quella pubblica, vista le misure restrittive e i timori delle persone dovuti alla diffusione del coronavirus – potrebbero vedere un’ulteriore accelerata dei veicoli più sostenibili.

Auto ibride ed elettriche: nicchia o futuro?

Perché, se ancora in un passato recente la scelta era tra benzina o diesel, oggi il parco delle opzioni è sempre più variegato, con un’impennata delle auto elettriche e ibride. I numeri dicono che siamo ancora di fronte a un mercato di nicchia soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche: costi elevati, inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche – pensiamo ad esempio allo scarso numero di colonnine di ricarica disponibili -, ritardo sociale, culturale ed economico del Paese i principali motivi. Ciò nonostante, i dati rivelano comunque delle buone prospettive di sviluppo. Chissà, forse il sogno di un mondo completamente sostenibile non è così lontano dalla realizzazione. possono fornire indizi al riguardo? Numeri, curiosità, storie, approfondimenti, suggestioni, sfide. Tutto questo in una parola: VertiMovers.

Un’Italia sempre più attenta alla sostenibilità

Ma quante sono le auto ibride ed elettriche oggi? E qual è l’identikit dell’automobilista con maggiore propensione green? I nostri dati restituiscono un’immagine multiforme dell’Italia, specchio di un Paese che corre a più velocità, molto eterogeneo quanto a sensibilità e risorse. Il primo dato che colpisce è il sempre maggiore incremento della vendita di auto ibride: nel 2019, anche grazie agli incentivi, quelle assicurate da Verti hanno superato quota 10mila, il 18% in più rispetto al 2018. Una crescita superiore a quella registrata l’anno precedente. D’altronde, il trend in Italia è in aumento anche grazie a modelli sempre più affidabili, convenienti e dalle buone prestazioni: stando ai dati dell’UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – nel periodo gennaio-aprile 2020 le immatricolazioni di auto ibride hanno toccato quota 38.141 (il 10,8% del totale) contro le 37.920 dello scorso anno (5,3% del totale). Un ottimo dato, se si considera il lockdown che, di fatto, ha bloccato il mercato per due mesi. Tornando ai nostri dati, tra il 2018 e il 2019 sono raddoppiate le auto elettriche in portafoglio – per la verità ancora poche, visto che rappresentano solo lo 0,02% del totale – perfettamente in linea con una tendenza che si sta affermando anche nel nostro Paese. Basta allargare per un attimo lo sguardo per accorgersene: l’ultima edizione dello Smart Mobility Report, redatto dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, prevede che nel 2030 potrebbero essere in circolazione, in Italia, ben 7 milioni di veicoli elettrici. In estrema sintesi possiamo dire che, in un mercato automobilistico comunque in ripresa, la mobilità.

In Lombardia i cittadini più virtuosi

Ma chi sono, in Italia, i paladini della mobilità sostenibile? Sarà l’effetto del blocco dei diesel, dell’ampliamento delle zone precluse ai veicoli inquinanti o di una maggiore sensibilità verso l’ambiente ma, almeno stando ai dati dei nostri assicurati, i più virtuosi sono gli abitanti della Lombardia. Con quasi il 39% di auto ibride/elettriche rispetto al totale di quelle assicurate da Verti, la regione detiene il primato, staccando di circa 15 punti percentuali il Lazio e di 28 punti il Veneto, le stesse tre aree che erano sul podio anche nel 2018. Fanalini di coda, invece, Calabria, Campania e Puglia che – per diversi motivi – non scelgono ancora l’auto elettrica o ibrida. Più nel dettaglio, il cittadino green per eccellenza abita a Milano, ha un’età compresa tra i 40 e i 54 anni e guida un’auto Toyota. Sì, perché gli italiani, o almeno gli assicurati Verti, preferiscono le giapponesi. Proprio Toyota, una delle prime case a investire nei motori ibridi e oggi il top di gamma nel settore, è stata scelta dall’87,07% dei clienti Verti in possesso di un’auto ibrida. Seguono Suzuki e Honda a completare un podio interamente nipponico. Siamo sulla buona strada, quindi. Certo, ci sono ancora un po’ di chilometri da percorrere per raggiungere i Paesi più virtuosi, uno su tutti la Norvegia, Paese in cui circola oltre il 7% delle auto elettriche presenti in Europa contro il misero 0,2% dell’intera Unione Europea, secondo i dati forniti da Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici del Vecchio Continente. Ma l’aumento della sensibilità degli italiani verso le tematiche ambientali, che si riflettono anche nella scelta dell’automobile, è un dato di fatto. E i crescenti investimenti delle case automobilistiche in questa direzione, uniti agli incentivi erogati dallo Stato, daranno un’ulteriore accelerata a questi numeri.