La musica è ovunque, una presenza che pervade il nostro spazio – tempo, è dentro e fuori di noi, in ciò che ci circonda, nella memoria, nel battito del nostro cuore.
Chi non si commuove per le note della canzone dell’anima? Chi di noi riesce a resistere immobile a un ritmo incalzante? La musica non si spiega: si vive, si ascolta, si balla.
Fa parte del nostro vivere quotidiano, grazie anche al flusso continuo reso possibile dalle radio, dallo streaming e dalle tecnologie connettive. Colonna sonora personalizzata dei nostri momenti più intimi e importanti, la musica è anche fuori da noi: è un elemento culturale, trasversale, che ispira il design, incontra i trend, dialoga con la ricerca più avanzata in molti camp, dove c’è avanguardia, dove emerge il nuovo. Come? Scopri con noi i nuovi trend legati alla musica.
La musica come linguaggio universale delle emozioni
Partiamo proprio da qui, dalle emozioni. Uno studio di imaging cerebrale svela perché alcuni individui sentono i “brividi” ascoltando determinata musica. E’ tutta questione di fibre nervose; in particolare nelle persone più “sensibili” il sistema uditivo si connette ai sistemi di emozione e di ricompensa del cervello, grazie a un numero maggiore di fibre che uniscono queste due particolari regioni cerebrali. Il risultato è che questi soggetti “sentono la musica come esperienza fisica – attraverso la cosiddetta “pelle d’oca”– in maniera più intensa di altri. Secondo i ricercatori dell’università di Harvard e della Weslayan University, i risultati della ricerca su questi soggetti più sensibili forniscono “informazioni sia scientifiche sia filosofiche sulle origini evolutive della musica, che è un artefatto culturalmente indispensabile perché si rivolge direttamente attraverso un canale uditivo ai centri di elaborazione emotiva e sociale del cervello umano”.
La musica nell’esperienza di acquisto
La musica, proprio perché è così affine all’aspetto sensoriale e delle emozioni, diventa un volano fondamentale per le esperienze d’acquisto. Secondo le stime delle ricerche di neuromarketing, nei negozi in cui passa la musica che ci piace possiamo arrivare a spendere dal 2 al 10% in più, a testimonianza di come stimoli sensoriali e comportamenti d’acquisto siano correlati e interdipendenti. Uno degli ultimi trend in tal senso è la nascita di locali “no music” come il progetto “locali per pensare”, una rete di luoghi pubblici dove fare cultura e vivere un momento di lentezza e riflessione. Niente musica ad alto volume o maxischermo con video mandati in loop, ma un ambiente intimo, riflessivo in cui riappropriarsi del proprio tempo e della propria concentrazione. In un presente in cui il caos regna sovrano, sia dentro sia fuori bar e ristoranti, il progetto “locali per pensare” si pone come una vera e propria rivoluzione, un’inversione di tendenza che ha regole ben precise e codificate, la prima? “no musica ad alto volume”.
Rimanendo in tema di ristorazione, esiste un nuovo concept che assegna un ruolo “attivo” alla musica anche in ambito culinario. Arredi sonori personalizzati che fanno la differenza e aggiungono ulteriore valore all’esperienza culinaria. Un esempio? Il ristorante Amass, dove lavora Matto Orlando, chef stellato, che per la sua cucina sperimentale si avvale degli stimoli e ispirazione musicale per creare, oltre a grandi piatti, una playlist customizzata per gli ospiti del suo ristornate a Copenaghen, ingrediente segreto e unico delle sue proposte culinarie.
E parliamo di ingredienti con cognizione di causa perché una curiosa ricerca promossa dall’università di Berna ha dimostrato che la musica, in particolare l’hip hop, rende i formaggi più saporiti.
Nuove frontiere per fruire della musica
Prova a immaginare di essere in un luogo suggestivo e fantastico, davanti a un panorama naturale mozzafiato, con una colonna sonora unica, che amplifica le tue emozioni. Bene, non è solo immaginazione: l’ultimo trend che lega musica e natura come associazione esperienziale e simbolica è quello della fruizione musicale immersi in contesti naturali primordiali, incontaminati, spettacolari come la cima di una montagna, un ghiacciaio, un bosco, insomma luoghi mozzafiato che diventano anfiteatro per un’esperienza sonora, visiva ed esperienziale unica. Qualche esempio? I suoni delle Dolomiti, un evento che si svolge ogni estate in Trentino: musicisti di fama internazionale raggiungono questi luoghi incontaminati in alta quota esibendosi in uno scenario straordinario come le Dolomiti. E ancora l’Ice Music Festival, un festival musicale che si svolge sul ghiacciaio Presena, a più di 2 mila metri d’altezza.
Decisamente Music is neverendig journey!