Quando parliamo di revisione impianto GPL, l’idea più diffusa è che questo termine si riferisca a una procedura extra che le auto con impianto GPL necessitano per circolare. Ma il termine revisione impianto GPL è usato impropriamente: le auto GPL devono seguire le stesse prassi di controllo e revisione delle auto a benzina o gasolio, con la sola accortezza di sostituzione delle bombole ogni dieci anni.
Ma vediamo più nel dettaglio perché si parla di revisione dell’impianto GPL.
Cos’è la revisione dell’impianto GPL e ogni quanto farla
Quando senti parlare di revisione dell’impianto GPL, in realtà chi scrive si riferisce alla sostituzione delle bombole dell’impianto prevista per motivi di sicurezza dal Regolamento n.67 dell’UNECE. Questa normativa europea prevede che questa sostituzione avvenga ogni 10 anni, prendendo come data di riferimento quella di produzione che si trova sul serbatoio o la data di immatricolazione del veicolo nel caso di un impianto di serie. La sostituzione delle bombole di GPL arriva a costare circa 500 euro.
A sostituire il serbatoio deve essere la Motorizzazione o un’officina specializzata e a questa procedura deve seguire il relativo collaudo e aggiornamento della carta di circolazione. Fino al 2020 questa prassi di verifica e idoneità era a carico del Ministero dei Trasporti, ma da quest’anno, con il decreto GU n. 37 del 13 febbraio 2021, le officine accreditate potranno prendere in carico anche la parte amministrativa della procedura senza passare per la Motorizzazione Civile, rilasciando una dichiarazione di conformità dei lavori, svolti a regola d’arte secondo le direttive del decreto.
Questa modifica della normativa semplifica e velocizza questa procedura unificando i passaggi di sostituzione e collaudo. Rimane però necessaria la richiesta di aggiornamento della Carta di Circolazione, che dovrai richiedere entro 30 giorni dall’esecuzione dei lavori. Se ti muovi in autonomia il costo si attesta sui 28 euro: 10,20 euro di tariffa della motorizzazione e 16 euro di imposta di bollo. Se invece decidi di rivolgerti a un’agenzia di pratiche auto ricordati che ti verrà addebitato anche un costo orario per l’assistenza.
Nel caso di mancata “revisione dell’impianto GPL”, ossia mancata sostituzione della bombola scaduta, devi sapere che rischi una multa fino a 594€ a cui si può aggiungere anche il fermo amministrativo con ritiro della carta di circolazione. In tal caso potrai riprendere a circolare solo in seguito a sostituzione e collaudo del serbatoio.
Impianto GPL: caratteristiche e manutenzione
Chiarito quindi che non esiste una vera e propria revisione dell’impianto GPL è il momento di comprendere cosa sia un impianto GPL, quale manutenzione richieda e quando possiamo parlare effettivamente di revisione.
L’impianto alimentato a Gas di Petrolio Liquefatti è un sistema di alimentazione per le auto composto da una bombola, che funge da serbatoio, collocata nel vano bagagli o in quello per la ruota di scorta. Questa minima perdita di spazio si trasforma in un grande risparmio in termini di costi e di inquinamento.
L’investimento iniziale può raggiungere i 2.000 euro, sia nel caso di installazione dell’impianto, sia per il surplus necessario per l’acquisto di un veicolo bifuel, ma il risparmio è garantito nel lungo termine, così come il ritorno della spesa iniziale.
Il GPL diventa conveniente soprattutto per il rapporto tra costo del carburante rispetto ai chilometri percorribili con un litro: se è vero che una macchina a GPL percorre meno km/l di una alimentata a benzina o gasolio, il costo al litro è ben più che dimezzato.
Al contrario di quanto puoi leggere in giro, l’impianto a GPL non influisce negativamente sulle prestazioni del veicolo, né arreca limitazioni alla potenza o al funzionamento del motore.
Un’altra informazione imprecisa che puoi trovare sul web riguarda la manutenzione: il GPL non richiede interventi dedicati o aggiuntivi, ma deve essere controllato con la stessa frequenza di tutto il veicolo, seguendo la prassi per le auto tradizionali.
Innanzitutto ricordiamo il tagliando ogni 15/20 mila chilometri: in questa occasione puoi provvedere anche la manutenzione periodica dell’impianto a GPL, con alcuni interventi dedicati come il controllo e la sostituzione dei filtri, delle valvole del motore e di alcune perdite. Queste attenzioni specifiche comportano una spesa del tagliando leggermente superiore rispetto a un’auto a benzina o gasolio, di circa 50-100€ in più.
Revisione auto GPL: quando farla e quanto costa
L’unica vera revisione che dovrai ricordarti di fare per il tuo impianto a GPL è quella di tutto il veicolo. La prima revisione deve avvenire dopo 4 anni dall’immatricolazione, e le successive ogni due anni.
In quell’occasione verranno controllati freni, sterzo, telaio, impianto elettrico, dispositivi di sicurezza, vetri e inquinamento del gas di scarico, oltre ai dati identificativi del veicolo.
Il costo della revisione della tua auto GPL è analogo a quella di un veicolo a benzina o a gasolio: 45 euro presso la Motorizzazione Civile, circa 67 euro presso una qualsiasi officina convenzionata.
La revisione dell’auto GPL può avere tre esiti come per le altre tipologie di auto: “regolare”, che indica una revisione andata a buon fine, “ripetere”, in caso di anomalie da risolvere e da riverificare dopo un mese; “sospeso”, in caso di revisione non superata che ti obbliga a portare il veicolo immediatamente dal meccanico.
Ora che sai tutto sulla revisione e sulla manutenzione, sei pronto per decidere: impianto GPL sì o impianto GPL no? A te l’ardua scelta! E non dimenticarti di sottoscrivere la RC Auto obbligatoria. Dai un’occhiata alle assicurazioni auto Verti: sono convenienti, personalizzabili e smart.