I tuoi pneumatici stanno raggiungendo il fatidico fine vita dell’1,6mm di spessore del battistrada? Bene, è il momento giusto per navigare un po’ in rete per capire quali gomme fanno al caso tuo. Per aiutarti nella decisione, ecco una panoramica delle diverse tipologie di pneumatici in cui potrai imbatterti nella ricerca. Capire le differenze e le peculiarità di pneumatici estivi, invernali o all season, larghi o runflat, è fondamentale per arrivare pronti al prossimo cambio gomme.
Le principali tipologie di pneumatici: stagionali o 4 stagioni?
Le principali tipologie di pneumatici che puoi considerare prima di procedere all’acquisto delle gomme nuove, sono quelle legate alla stagionalità. Gli pneumatici estivi in genere non sono adeguati ai mesi invernali e viceversa, da qui l’obbligo per legge di cambiarli ad aprile e a novembre e la necessità di possedere due treni di gomme diversi. Se vuoi saperne di più ecco il nostro approfondimento sul cambio gomme.
Gomme estive: caratteristiche e differenze
Vediamo nel dettaglio le gomme estive. Gli pneumatici estivi sono progettati appositamente per resistere a temperature elevate, con mescola e battistrada differenti rispetto alle altre tipologie: la mescola è più dura e il battistrada presenta delle scanalature longitudinali e trasversali, oltre a tasselli privi di intagli studiati appositamente per ridurre l’aquaplaning. Queste caratteristiche garantiscono prestazioni ottimali sotto la canicola dei mesi più caldi:
- spazi di frenata ridotti sia su fondo asciutto che bagnato
- tenuta su strada anche bagnata
- guida confortevole
- maneggevolezza e facilità di sterzata
Il vantaggio di scegliere queste gomme per i mesi estivi è il risparmio in termini di consumi di carburante e di durata degli pneumatici stessi. È da sottolineare, però, come queste gomme non siano obbligatorie per legge: infatti Codice della Strada (Art.78), la Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. n. 1580 del 2013, e la Circolare sull’”Impiego degli pneumatici invernali” del 2014, decretano solo l’obbligo a montare gomme invernali durante i mesi freddi.
Caratteristiche e vantaggi degli pneumatici invernali
Alle gomme estive dovrai obbligatoriamente abbinarne un altro treno adatto all’inverno. Questi pneumatici sono inoltre obbligatori per legge nei mesi compresi tra novembre e aprile. L’importante differenza rispetto agli pneumatici estivi è che quelli invernali possono essere usati tutto l’anno se rispettano le indicazioni del produttore presenti sulla carta di circolazione, come indica la Circolare del 2014 menzionata poco sopra.
Ma torniamo alle differenze strutturali. Le gomme invernali sono ideali per i mesi più freddi e per le zone dal clima rigido, proprio in virtù delle differenze di mescola e battistrada rispetto a quelle estive.
La mescola è più morbida, ricca di silice, e rende la gomma più resistente alle basse temperature – sotto i 7°, garantendone l’aderenza. Questo, unito alla presenza di tasselli pronunciati, sottili e più profondi, uniti a lamelle apposite, migliora la presa della gomma sul fondo stradale, anche in caso di neve. Questo tipo di mescola sottoposta alle temperature estive si usurerebbe più rapidamente, provocando un aumento dei consumi.
È importante ricordare che nonostante la garanzia di una maggiore tenuta con fondo scivoloso, è sempre opportuna una guida attenta e a velocità ridotta.
Quando scegliere pneumatici all season
Quattro stagioni, all season, all weather: tutti nomi che indicano quegli pneumatici adatti a essere utilizzati tutto l’anno, specialmente in caso di climi miti. Queste gomme, infatti, sebbene abbiano prestazioni specifiche inferiori rispetto alle tipologie stagionali, nel complesso garantiscono risultati soddisfacenti sia ad alte che basse temperature. I tasselli presenti sul battistrada sono composti da lamelle semplici e 3D, con intagli che garantiscono l’aderenza ma al tempo stesso che riducono la deformazione dei tasselli in caso di alte temperature. Per questo a livello normativo sono assimilabili a quelli invernali.
Il vantaggio di non doverti preoccupare del cambio gomme due volte all’anno comporta una durata complessiva inferiore. Se la tua media annuale di chilometri “macinanti” non supera i 10mila km all’anno, le gomme all season sono perfette per te. In questo caso, infatti, il basso uso comporta una minor usura e quindi una maggior durata degli pneumatici: l’alternare i due treni di gomme sottopone invece gli pneumatici a periodi di inutilizzo prolungati, in cui questi tenderanno a seccarsi. Questo problema si può ovviare con le gomme all season, che restano montate tutto l’anno.
Altre tipologie di pneumatici: runflat, larghi e da fuoristrada
Esistono poi ulteriori tipi di gomme, che rispondono ad altre esigenze rispetto a quelle climatiche. I pneumatici runflat per esempio, che non si sgonfiano istantaneamente quando subiscono un danno, ti permettono di percorrere altri 20-30 km prima di essere sostituiti. Questo ti consente di non dover armeggiare sul ciglio della strada con crick e gomma di scorta, ma questa scelta comporta un costo maggiore, un minor comfort alla guida e non elimina l’inevitabile sostituzione una volta esaurita l’autonomia di viaggio.
Gli pneumatici larghi invece garantiscono maggiore stabilità e una maggiore tenuta, ottime per la guida sportiva e, grazie all’introduzione di scanalature più profonde e un maggior numero di lamelle, sono adatte anche d’inverno. Al tempo stesso però questa tipologia di gomme riduce la velocità di sterzata e la velocità massima, e causa un aumento dei consumi di carburante.
Esistono poi gli pneumatici da fuoristrada, adatti a fondi disconnessi, ricchi di ostacoli: questi possiedono scanalature più ampie tra i tasselli e fianchi rinforzati. Le prestazioni su asfalto però non sono competitive con quelle degli altri tipi di pneumatici.
Come scegliere lo pneumatico migliore per la tua auto: la marcatura
Bene, a questo punto ti sei fatto un’idea delle principali tipologie di gomme tra cui scegliere in base a dove vivi e alle tue abitudini di guida. Prima di decidere quali pneumatici montare, bisogna però verificare anche le esigenze specifiche della tua auto. Le caratteristiche degli pneumatici utili da conoscere si trovano indicate tutte sulla spalla della gomma, secondo un ordine preciso che trovi nell’infografica qui sopra. Questo insieme di valori si chiama marcatura. Solo conoscendo questi valori potrai essere sicuro che il tipo di gomme che hai scelto, di una particolare marca e modello, abbia le caratteristiche adatte al tuo mezzo.
Le caratteristiche più importanti? Tutte sulla spalla dello pneumatico
Il primo valore indica la larghezza della sezione della gomma (1) in millimetri e varia a seconda dei modelli e dei tipi di gomme, influenzando la maggiore o minore aderenza al terreno. Questo è il numero da guardare per scegliere le gomme larghe di cui abbiamo parlato poco sopra.
Il secondo parametro è il rapporto tra altezza della spalla e larghezza (2): minore è questo numero, più basso sarà lo pneumatico e migliori la tenuta su strada e la capacità di sterzata, a discapito della confortevolezza della guida.
Segue poi il tipo di struttura dello pneumatico (3). Un tempo, fino agli anni ’60, era diffusa una struttura diagonale (D), oggi in uso solo per auto d’epoca. La quasi totalità delle gomme attuali invece presenta una struttura radiale, da qui la lettera R, caratterizzata da cavi in acciaio o nylon, disposti a raggio. In questo caso è importante ricordare, specialmente quando si cambia una sola gomma, come in caso di foratura, che i quattro pneumatici devono presentare la stessa struttura, e quindi la stessa lettera sulla spalla.
Il numero (4) indica il diametro del cerchione in pollici. Questo numero è un’indicazione fondamentale da identificare per rispettare quanto indicato dal produttore dell’auto, in modo che questa non subisca cali nelle prestazioni, o differenze a livello di assetto e letture della velocità.
Abbiamo poi indice di carico (5) e indice di velocità (6), che indicano la resistenza dello penumatico alle sollecitazioni del viaggio. L’indice di carico rappresenta la capacità di peso massima che ogni singolo pneumatico può sopportare da sgonfio, quindi più è alto il valore, maggiore sarà il peso tollerato: da un indice di 20 per un carico massimo di 80kg, fino a un indice di 120 che indica 1400kg. Questo è il valore da guardare se sei interessato all’acquisto di pneumatici rinforzati.
L’indice di velocità invece rappresenta con una lettera, dalla A alla Y, la velocità massima raggiungibile dalla gomma gonfiata correttamente e sotto carico. Per esempio la lettera “N” indica i 140km/h e la lettera “V” i 240km/h. Anche questi valori devono sempre essere uguali per tutti e quattro gli pneumatici.
L’indice di velocità è di particolare utilità nel caso tu debba capire se puoi usare le tue gomme invernali anche d’estate. Si può infatti evitare la sostituzione, se l’indice di velocità sulla spalla è uguale o superiore a quello indicato nel libretto di circolazione dell’automobile.
A chiudere questa prima serie di numeri troviamo poi la dicitura TL (7) che indica l’assenza di una camera d’aria, che rende più facile ripararle in caso di foratura.
Altri valori fondamentali della marcatura
Dall’altro lato dello pneumatico incontriamo altri tre dati fondamentali da conoscere:
- data di produzione (8), indicata da 4 cifre, due per la settimana e due per l’anno di produzione, ad esempio 1119: 11° settimana del 2019;
- grado di usura TWI (9), che come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, per legge non deve ma scendere sotto 1,6mm;
- indicazione specifica sulla tipologia di pneumatico (10) nel caso in cui questo sia invernale, indicate dalla sigla M-S, o anche M/S o ancora M+S, che sta per Mud & Snow (fango e neve) e talvolta accompagnato anche da un fiocco di neve (3PMSF – Three Peak Mountain Snow Flake) che indica che la gomma ha superato specifici test invernali. Questi simboli possono essere apposti anche nel caso di gomme all season di alto livello.
Fatta chiarezza su cosa significhino le indicazioni sulla spalla dei tuoi pneumatici, ora guarda il tuo libretto di circolazione: troverai i range di marcature raccomandati per la tua auto. Scegli la tipologia che fa al caso tuo e, prima dell’acquisto, controlla che il tipo di gomme che hai scelto sia compreso tra le indicazioni fornite dal produttore.
Buona scelta!