I dati Verti sulle immatricolazioni parlano chiaro: le nuove motorizzazioni sostenibili continuano ad aumentare, con l’ibrido a fare da traino e l’elettrico a tenere il passo. E se gli automobilisti della Lombardia si confermano i più virtuosi d’Italia, la Fiat tiene alto l’orgoglio green italiano
Poco meno di un anno fa, nel primo articolo dell’Osservatorio VertiMovers, avevamo individuato alcune delle tendenze green emergenti nell’automotive italiano. La cultura della sostenibilità stava prendendo piede: i veicoli ibridi iniziavano ad affollare le nostre strade e quelli elettrici, seppur in ritardo rispetto al mercato europeo, stavano diventando un’opzione concreta. E oggi a che punto siamo? Che anno è stato il 2020 per la mobilità sostenibile? Lo scopriamo con l’aiuto dei dati Verti.
Il green salva Italia: i dati del 2020 del settore automotive
Per analizzare il panorama italiano delle green car, partiamo dai principali effetti prodotti dalla pandemia sull’industria automobilistica: la riduzione del fatturato complessivo e l’aumento delle auto a basse emissioni di CO2. Secondo le stime del Centro Studi del Fleet&Mobility, nel corso del 2020, gli italiani hanno speso 29,7 miliardi per acquistare o noleggiare nuove auto, un quarto in meno del 2019. Una flessione significativa che però, per fortuna, è stata compensata dalla parallela esplosione del green, aiutata dagli incentivi statali. L’impressione generale è che la mobilità sostenibile goda oggi di ottima salute e che, trainata dall’ibrido, stia rivitalizzando un’industria messa in seria difficoltà dalla pandemia. Possiamo quindi parlare di rinascita dell’automotive per merito del green? Come sempre la verità sta nei dati! Vediamo cosa ci dicono.
Auto ibride contro elettriche: la sfida è aperta
Entrando nel dettaglio dei veicoli ibridi ed elettrici, i dati Verti confermano le tendenze riscontrate nel 2019: la quota di mercato dell’ibrido (2,60%) rispetto al totale delle immatricolazioni è ancora superiore a quella dell’elettrico (0,08%), ed entrambe sono in crescita. C’è però un dato che, più degli altri, colpisce: nel 2020 l’elettrico è cresciuto del 220%, quasi tre volte in più rispetto al 2019, mentre l’ibrido ha registrato una crescita più contenuta, e comunque in lieve flessione rispetto all’anno precedente. A confermare l’andamento dei due comparti è anche la rilevazione dell’Istituto Energy&Strategy del Politecnico di Milano che a dicembre 2020 vede le immatricolazioni dei veicoli elettrici crescere del 753,5% e quelle dei veicoli ibridi del 225,8%, contro le immatricolazioni dei veicoli a benzina e diesel che calano rispettivamente del 42% e del 36,8%. Il Rapporto di Energy&Strategy ci dice, però, che su 1,4 milioni di auto immatricolate in Italia le ibride sono state il 17%, mentre le elettriche il 2,2%. È evidente che la mobilità green ha un peso sempre maggiore e che il divario tra ibrido ed elettrico è ancora piuttosto significativo. Eppure, considerando la velocità con cui sta crescendo l’elettrico, possiamo dire che la partita tra le due tipologie di green car è tutt’altro che chiusa.
I guidatori più green? Appartengono alla generazione X e abitano in Nord Italia
Che siano ibride o elettriche, è chiaro che le green car sono il futuro dell’industria automotive: un’opzione sempre più richiesta da una larga fetta di popolazione e sempre più in voga in molte regioni italiane. I dati Verti parlano chiaro al riguardo: anche quest’anno a prediligere le auto green è soprattutto la generazione X (le persone con un’età compresa tra i 40 e i 54 anni) lombarda. La Lombardia, infatti, detiene il 41,67% di auto ibride/elettriche rispetto al totale italiano, seguita da Lazio (21,63%), Veneto ed Emilia-Romagna (10%). Il Nord Italia vede una penetrazione di ibride ed elettriche decisamente maggiore rispetto al Sud, dove queste nuove motorizzazioni non vanno oltre lo 0,6% dell’Abruzzo.
Passando alle provincie, a brillare è ancora una volta Milano che, con il 24,1% delle auto green immatricolate, si conferma la regina della mobilità sostenibile. Una città che sa guardare al futuro, insomma, come traspare anche dalla classifica stilata dalla prima piattaforma di finanziamenti sostenibili Ener2Crowd che le assegna la medaglia d’oro della sostenibilità.
La rivincita delle auto green “made in Italy”
Nella distribuzione anagrafica e geografica, la situazione delle green car in Italia non sembra poi molto cambiata rispetto al 2019. Se invece diamo un’occhiata ai dati Verti sui brand automobilistici più green, notiamo che una nuova tendenza emerge con forza: anche se a dominare il mercato green è ancora la Toyota – con il 69,3% delle auto immatricolate Verti –, la Fiat guadagna terreno e va dritta al quarto posto – appaiata alla Kia – con una quota di mercato del 3,36% contro l’irrisorio 0,01% del 2019. Secondo il Rapporto UNRAE, a gennaio 2021 la Fiat è stata la prima tra le auto green più vendute, in controtendenza rispetto a gennaio 2020, quando era la Toyota a primeggiare. L’industria automotive italiana, insomma, è in piena trasformazione e l’attenzione alla sensibilità sta imponendo cambiamenti sempre più rapidi.