Il 2020 è stato un anno difficile. Il Coronavirus ha sconvolto il concetto di normalità e rivoluzionato le dinamiche sociali, scardinato abitudini esistenti e stravolto l’economia mondiale. Ogni settore ha sentito le ripercussioni di questa nuova quotidianità, anche quello automotive e assicurativo.
L’acquisto di automobili e assicurazioni auto ha subito, infatti, un’inflessione notevole rispetto al 2019: in questo articolo andremo ad analizzare alcune metriche di confronto tra il prima e il durante COVID, per quanto possibile, rispetto ai dati disponibili dagli enti di ricerca e dall’Osservatorio Verti.
Le auto immatricolate nel 2020
Partiamo dalle scelte per l’acquisto di una nuova auto. Nel 2020 secondo li report UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), si conferma al primo posto la scelta di automobili alimentate a benzina con 523.140 immatricolazioni tra gennaio e dicembre 2020 (37,5% del mercato). Al secondo posto il diesel, con 461.274 auto (33,1%), seguite dalle ibride elettriche (HEV – Hybrid Electric Vehicle) con 223.321 nuove immatricolazioni (16%), dal Gpl e dalle elettriche (BEV – Battery Electric Vehicle).
La vera rivelazione è la crescita esponenziale di tutte le varianti di green car:
- ibride HEV +103,0%
- ibride elettriche plug-in (PHEV+Rex) + +319,1%
- elettriche BEV +207,6%
Crescita sostenibile affiancata dalla decrescita per le auto tradizionali, in rapporto allo stesso periodo del 2019, sia in termini assoluti, a causa del periodo, che di percentuale:
- benzina -38,7%
- diesel -40,2%
- gpl -31,1%
- metano -18,1%
Nel complesso il calo del 2020 rispetto al 2019 si attesta a un -27,7% corrispondente a 534.573 immatricolazioni in meno.
Come ha influito il lockdown sui nuovi acquisti? Confrontando i dati di fine anno con il report UNRAE delle immatricolazioni da gennaio ad agosto 2020, vediamo che il quadrimestre settembre-dicembre ha visto un numero superiore di immatricolazioni (771.951) rispetto ai precedenti 8 mesi (621.605). Possiamo quindi ipotizzare una ripresa della crescita post lockdown con un’esplosione di acquisti auto verso fine anno.
A queste categorie di auto si abbinano i diversi segmenti: nel 2020 le utilitarie, segmento B, risultano le più vendute (37,5% del mercato), seguite dalle auto berline compatte, segmento C, con il 31,6% e le city car, segmento A, con il 16,9%. I rispettivi cali rispetto ai numeri del 2019 sono del 22,5%, del 33% e del 29,7%.
Le carrozzerie più gettonate sono state le berline con il 46,1% delle nuove immatricolazioni, percentuale simile al 2019, sebbene in calo del 28,6%. Al secondo posto ci sono i crossover, con il 36,1%, in leggero aumento percentuale rispetto all’anno precedente, sebbene il numero sia inferiore del 22,1%.
I più recenti dati Verti confermano in parte questa tendenza: gli assicurati prediligono berline 2 volumi (57,8%), station wagon (25,77%) e monovolume (12,33%), in linea con i dati 2019.
Per sapere invece quali sono le auto più scelte per ciascun segmento ti segnaliamo le Top Ten identificate da UNRAE per il periodo gennaio-novembre 2020, di cui riportiamo i podi:
- segmento A. 1° Fiat Panda, 2° Fiat 500, 3° Toyota Aygo
- segmento B. 1° Lancia Ypsilon, 2° Renault Clio, 3° Citroen C3
- segmento C. 1° Fiat 500X, 2° Jeep Renegade, 3° Jeep Compass
- segmento D. 1° Volkswagen Tiguan, 2° Audi Q3, 3° BMW X1.
Le assicurazioni nei mesi di lockdown per il Coronavirus
Le immatricolazioni auto hanno un corrispettivo nel settore assicurativo e in questo ambito ci vengono in aiuto i dati Verti. I numeri ci parlano di assicurazioni rinnovate e sospese, quindi in questo caso del parco auto già su strada da almeno un paio d’anni.
I dati Verti sulle sospensioni nel 2020 sono incoraggianti: solo 1,3% delle assicurazioni auto sono state sospese nell’anno della COVID. Il lockdown non sembra aver influito sulla scelta di come comportarsi in merito alla propria assicurazione.
Per quanto riguarda i rinnovi invece, questo viene calcolato in termini di rapporto tra assicurazioni in scadenza in ciascun mese 2020 rispetto a quelle rinnovate: il tasso medio di rinnovo assicurazione auto ha un andamento costante in tutto l’anno con valori lievemente più alti a giugno e luglio, i mesi della ripartenza dopo la prima ondata. Giusto per fare un confronto e provare a comprendere le scelte degli italiani, consideriamo anche le assicurazioni del parco moto, con un tasso nettamente più basso di quello auto, con picchi minimi tra ottobre, novembre e dicembre. Sembra quindi più diffusa la scelta di rinnovare l’assicurazione auto rispetto a quella moto, a maggior ragione nei mesi freddi.
Gli incidenti al tempo del COVID-19
Il terzo tema che lega le assicurazioni auto al Coronavirus è la tematica dei sinistri. Questa volta la fonte a cui ci affidiamo è Istat, che ci fornisce i dati dei sinistri in Italia del 2019 e una stima preliminare degli incidenti per il periodo gennaio-settembre 2020.
In attesa dei dati definitivi 2020 facciamo riferimento a quelli dell’anno precedente. Nel 2019 ci sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone (-0,2% rispetto al 2018), con 3.173 vittime (decedute entro un mese dall’evento) e 241.384 feriti (-0,6%).
Per quanto riguarda le circostanze in cui avvengono gli incidenti: al primo posto la distrazione alla guida (15,1%), a cui segue il mancato rispetto della precedenza (13,8%) e la velocità troppo elevata (9,3%). La maggior parte degli incidenti, inoltre, avviene su strade urbane (73,8%) ed extraurbane (21%).
Questi valori erano tutti drasticamente in calo, almeno secondo le stime dei primi nove mesi del 2020: il lockdown per Coronavirus ha bloccato sostanzialmente la circolazione stradale, consentendo spostamenti minimi solo per comprovate motivazioni. Questo ha influito in modo lampante anche sul numero di incidenti accaduti tra marzo e maggio: i dati registrano un -29,5% degli incidenti stradali con lesioni a persone, un -32% del numero dei feriti e un -26,3% sul totale delle vittime entro il trentesimo giorno. Restringendo il periodo di osservazione tra i mesi di gennaio e giugno, il calo è ancora più accentuato: -40% circa di incidenti e -34% di vittime rispetto agli stessi mesi del 2019. Nei mesi estivi invece possiamo constatare una generale ripresa sia lato mobilità che di mercato, anche grazie agli incentivi statali per la mobilità sostenibile; di conseguenza anche l’incidentalità ha subito una ripresa, sebbene sempre in volumi più contenuti rispetto agli stessi mesi del 2019.
I dati Verti arricchiscono le informazioni in merito ai sinistri del periodo gennaio-maggio.
Le regioni con una maggior frequenza di sinistri nel 2019 sono state la Campania (10,75%), la Liguria (9,02%), Calabria (8,99%), il Lazio (7,22%) e la Toscana (7,05%). Nei primi mesi del 2020 la frequenza è drasticamente calata, sempre in relazione al blocco della circolazione. La Campania lascia il suo primo posto per finire in fondo alla classifica con una frequenza del 2,6%, mentre la Liguria (5,74%), non solo rimane nella Top 5 con Calabria (4,68%) e Lazio (4,21%), ma sale anche al primo posto. A queste si uniscono Molise (5,31%) e Sicilia (4,81%).
Per quanto riguarda invece le professioni con una maggiore frequenza di sinistri nei primi mesi del 2020 troviamo sul podio gli sportivi (6,56%), seguiti da imprenditori (5,08%) e agricoltori (5,05%). Appena fuori dal podio i disoccupati con una frequenza del 4,62%. In generale la frequenza è comunque diminuita rispetto al 2019, sia a causa del lockdown sia per le restrizioni dei mesi successivi. Vedremo prossimamente come si aggiorneranno le statistiche con i dati di tutto il 2020.