Un’importante notizia: da quest’autunno cambia il Codice della strada!
Il 18 settembre 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di riforma del Codice della Strada avanzata da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Con questo via libera, il nuovo Codice della Strada potrà presto diventare esecutivo, essendo ormai compiuti i passaggi più laboriosi precedenti all’effettiva trasformazione in legge. Se vi state già chiedendo quando le nuove regole della strada entreranno in vigore, tuttavia, state peccando d’impazienza: al momento, infatti, non sono state rese note date certe, sebbene tutto lasci pensare che entro la fine dell’autunno gli utenti dovranno adeguarsi all’ultimo decreto Salvini sulla sicurezza stradale.
Tale innovazione legislativa comporterà diverse modifiche all’attuale codice: la principale novità riguarda l’inasprimento delle sanzioni, che si applicherà in diversi ambiti.
Prima di tornare su questi aspetti e di spiegare tutte le novità appena introdotte, però, riteniamo opportuno fornire un breve chiarimento su cosa sia il Codice stradale e quali siano le sue principali funzioni.
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Codice della Strada: che cos’è
Il Codice della Strada è il testo fondamentale che regola le leggi della circolazione e della sicurezza stradale. Si tratta dell’insieme di tutte le norme e le leggi, che stabiliscono i comportamenti corretti da tenere quando si circola sulle strade italiane, con ogni tipologia di veicolo, e prevede multe e sanzioni per coloro che infrangono tali prescrizioni.
La legge quadro in materia fu emanata nel 1992, sebbene ovviamente già prima esistesse un insieme di norme volte a tutelare la sicurezza stradale. Successivamente tali leggi hanno subito costanti aggiornamenti, fino a portare il Codice della Strada alla sua forma attuale.
Ed eccoci alle principali novità relative al nuovo codice stradale 2023.
Occhio alla velocità: i nuovi Autovelox
Tra le nuove regole del codice della strada, una tra le più importanti, è senza dubbio quella che riguarda l’implementazione del sistema autovelox: da quest’anno, infatti, tutti i rilevatori automatici di velocità dovranno essere omologati e testati, oltre che opportunamente segnalati agli utenti della strada, anche per ridurre i ricorsi che spesso rendono inesigibili le multe.
Saranno rimossi, inoltre, gli autovelox posti in zone dove si registra un brusco cambio dei limiti massimi di velocità. Ciò accadeva spesso soprattutto nelle periferie cittadine, laddove il limite, nel passaggio tra strada extraurbana secondaria e strada urbana, scende da novanta a cinquanta chilometri orari.
Gli apparecchi situati in queste aree, collocati solitamente più per aumentare gli introiti comunali che per regolare effettivamente il traffico, verranno spostati. Allo stesso tempo, però, le multe per le infrazioni ai limiti di velocità rilevate con autovelox saranno più stringenti, con sanzioni che arriveranno anche a superare quota mille euro e il rischio di sospensione della patente fino a trenta giorni, in caso di reiterazione dell’infrazione nel medesimo centro abitato.
L’obiettivo della stretta, insomma, appare chiaro: eliminare l’idea dell’autovelox come “trappola” per gli automobilisti e sfruttare questi strumenti per garantire il rispetto dei limiti di velocità, soprattutto all’interno o nei pressi di centri abitati.
Staccare i cellulari: pesanti sanzioni per chi usa il telefono alla guida
Sempre allo scopo di evitare incidenti dovuti alla distrazione alla guida, purtroppo sempre più frequenti sulle strade, verranno aumentate le sanzioni comminate a tutti coloro che vengano sorpresi mentre utilizzano il proprio smartphone alla guida. Le multe verranno quasi triplicate: se oggi il range va da un minimo di circa 150 euro a un massimo di 600 euro, con le nuove regole la sanzione minima sarà di 422 euro, mentre la massima toccherà quasi quota 2.000 euro.
A ciò si aggiunge – ed è questa la vera novità a cui prestare particolare attenzione – l’immediata sospensione della patente per chi usa il telefono al volante: già dalla prima violazione si potrà subire uno stop di quindici giorni, innalzabile fino a due mesi, ulteriormente innalzabile qualora l’infrazione dovesse risultare ripetuta. Il decreto Salvini, in tal modo, vuole introdurre l’idea della tolleranza zero contro i cellulari alla guida: le sanzioni, peraltro, verranno aumentate in maniera molto consistente per i recidivi, che già dalla seconda infrazione potranno subire una decurtazione dei punti sulla patente, fino a un massimo di dieci, una multa salatissima (oltre 2.500 euro) e una sospensione della patente anche di tre mesi.
O bevi o guidi! Aumento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza
L’altra decisa stretta sancita dal nuovo Codice della Strada riguarda l’assunzione di alcolici. I limiti alcolemici non sono stati modificati, ma coloro che hanno già ricevuto multe per aver guidato in stato di ebbrezza dovranno essere totalmente sobri prima di mettersi al volante, come già avviene per camionisti e conducenti di mezzi pesanti, e avranno l’obbligo di installare a bordo l’Alcolock, ossia il sistema che impedisce l’accensione del motore del veicolo se il tasso alcolemico è superiore a zero.
Anche le multe aumenteranno notevolmente e comporteranno sia un incremento delle sanzioni economiche sia un inasprimento delle misure di sospensione della patente e decurtazione di punti, sempre in misura maggiore per i recidivi. La patente potrà essere, nei casi più gravi, sospesa anche per più di tre anni. Le stesse sanzioni si applicheranno, con un pugno ancor più duro, ai danni di coloro che si metteranno alla guida dopo aver assunto droghe o sostanze stupefacenti: anche in quest’ambito, infatti, vigerà una rigorosa tolleranza zero.
Le nuove regole del Codice della Strada 2023 per i giovani e i neopatentati
Per quanto riguarda i neopatentati, invece, le nuove regole da elencare sono parecchie. Vediamole una per una:
- per i primi tre anni successivi all’ottenimento della patente, i neopatentati potranno guidare solo vetture di ridotta cilindrata e potenza: per le auto alimentate da un motore termico, il limite massimo è fissato a 70 kW, mentre per i veicoli elettrici o ibridi si scende ad appena 65 kW. In sostanza, dunque, si è voluto mettere un freno alla possibilità che i neopatentati si ritrovino tre le mani SUV e autovetture di notevole potenza e velocità. Fino ad oggi, inoltre, tali limiti si applicavano soltanto per i primi dodici mesi dal momento del rilascio della patente, mentre con le nuove norme si giungerà a tre anni
- i neopatentati e gli under 21, inoltre, dovranno avere un tasso alcolemico pari a zero quando si metteranno alla guida
- un minorenne che dovesse essere sorpreso alla guida senza patente e sotto effetto di droghe o alcol, sarà pesantemente sanzionato. Per poter guidare, infatti, dovrà attendere il compimento del ventiquattresimo anno d’età
- un sistema premiale, invece, favorirà i giovani virtuosi. Coloro che a scuola seguiranno corsi di educazione civica legati alla sicurezza stradale, infatti, godranno di un bonus di due punti patente.
Monopattini e biciclette
Un annoso problema da risolvere per il legislatore riguardava la regolamentazione dei monopattini: una serie di nuove norme, dal prossimo autunno, metteranno limiti più definiti all’impiego di tali mezzi di locomozione.
Ogni monopattino, pertanto, dovrà risultare assicurato e dovrà possedere una targa. I conducenti, inoltre, dovranno obbligatoriamente indossare il casco. La sosta in aree vietate, la guida contromano, il transito su aree pedonali e marciapiedi o la guida di monopattini su strade extraurbane di scorrimento sarà pesantemente sanzionata.
Questi mezzi, pertanto, dovranno essere impiegati soltanto per gli spostamenti su brevi tratte urbane e non potranno essere più utilizzati per la mobilità su larga scala. Tali misure restrittive appaiono pensate per evitare gli incidenti che spesso hanno coinvolto monopattini e veicoli elettrici leggeri, poco visibili sulla strada e pertanto visti come potenziali fonti di pericolo. Sempre al medesimo scopo verranno nettamente aumentate le multe per i veicoli non regolamentari: chi guida monopattini elettrici sprovvisti di assicurazione o di un adeguato sistema di illuminazione anteriore e posteriore verrà severamente multato, con verbali che potranno costringere al pagamento di somme tra i 100 e gli 800 euro.
Per quanto riguarda i monopattini presi a noleggio, soprattutto nelle grandi città, sarà obbligatorio da parte delle aziende che si occupano della loro gestione inserire dei dispositivi di blocco che scatteranno in automatico qualora venga rilevato che il mezzo si trova al di fuori dell’area consentita per il suo transito.
Una maggiore tutela, invece, sarà garantita a utenti deboli della strada come i ciclisti: per sorpassarli, infatti, scatterà l’obbligo di tenere una distanza laterale non inferiore a un metro e mezzo. Divieto assoluto, pertanto, di superare i ciclisti su strade strette o a una sola corsia e obbligo di evitare qualunque rischio di contatto con chi conduce un veicolo a due ruote.
Tolleranza zero per le soste selvagge
Anche le soste selvagge saranno duramente contrastate. L’obiettivo delle misure ad hoc previste nel nuovo Codice della Strada, in tal senso, è anzitutto quello di agevolare un migliore scorrimento del traffico, punendo severamente chi lascia la propria auto in doppia fila o in aree vietate. Pugno duro soprattutto per chi parcheggia all’interno di stalli dedicati ai veicoli per disabili: tale infrazione, infatti, verrà punita con multe che andranno da un minimo di oltre 300 euro a un massimo di quasi mille. Anche qui si auspica che il notevole incremento delle sanzioni pecuniarie previste possa fungere da deterrente per evitare comportamenti irresponsabili da parte degli automobilisti.
Sempre per quanto riguarda le soste, infine, sono previsti degli aggiornamenti alle attuali regole relative alle ZTL: le zone a traffico limitato, infatti, dovranno essere per quanto possibile ridotte, per contemperare le opposte esigenze di tutelare i centri storici e i residenti, senza tuttavia bloccare in misura eccessiva la circolazione e senza imporre un eccessivo numero di multe.
Passaggi a livello più sicuri
Da ultimo, si segnala la prossima installazione di telecamere e l’efficientamento dei sistemi di sicurezza presenti in prossimità di passaggi a livello. Verrà potenziata la segnaletica, ma soprattutto si prevede di migliorare i sistemi di controllo, per evitare che gli automobilisti, soprattutto in presenza di passaggi a livello sprovvisti di barriere o semibarriere, possano ignorare il semaforo e passare nonostante l’imminente arrivo di un treno.
Tale infrazione, di particolare gravità a causa dell’elevato pericolo cui espone sia coloro che sono a bordo del veicolo, sia soprattutto i passeggeri del convoglio in avvicinamento, sarà punita con la massima severità, con multe che potranno sfiorare i mille euro e il rischio di sospensione della patente.
Dopo aver visto tutte le principali novità e regole previste dal Codice della Strada 2023, ti ricordiamo che è obbligatorio (oltre che consigliabile) stipulare un’assicurazione per la propria auto, moto o altro veicolo a motore. Calcola ora un preventivo online: ti bastano solo 15 secondi!