Comprare casa rimane una priorità per molti italiani. Avere una casa di proprietà significa garantirsi una rendita, investire i risparmi e più semplicemente avere un luogo proprio dove abitare e costruirsi una vita. Ma comprare casa significa anche un impegno economico importante che non tutti si possono permettere. Nel 2023, poi, è normale chiedersi se convenga comprare casa o l’affitto, visti anche i rincari sulle bollette e i tassi sui mutui. Ecco, quindi, che si opta per la soluzione dell’affitto.
I vantaggi di vivere in affitto
Innanzitutto, permette di non immobilizzare il capitale a disposizione e magari scegliere soluzioni abitative che diversamente uno non potrebbe permettersi. Consente, inoltre una maggior mobilità: non mi piace più questo quartiere? Nessun problema cambio casa.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello legato alle spese straordinarie, dettate da manutenzione ovvero migliorie dell’immobile che, salvo diversi accordi, rimangono sempre a carico del proprietario. Non è tutto oro, però, quello che luccica: anche l’affittuario ha delle responsabilità nei confronti dell’immobile stabilite dalla normativa.
L’articolo 1590 del Codice Civile prevede, infatti, che il conduttore debba “restituire la cosa al locatore nello stato medesimo in cui l’ha ricevuta”. Ecco perché è utile e consigliabile stipulare un’assicurazione casa in affitto.
Rischio locativo: che cos’è?
Il rischio locativo è l’unico aspetto sul quale occorre prestare la massima attenzione proprio per evitare delle sorprese tutt’altro che piacevoli da fronteggiare.
In questa circostanza si parla dei danni che vengono arrecati all’immobile, anche quelli derivanti da incendio, provocati dall’affittuario, che dovrà quindi risarcire il proprietario dell’abitazione.
Allo stesso tempo anche in caso di scoppi ed esplosioni l’affittuario viene completamente tutelato dall’assicurazione rischio locativo.
Come funziona l’assicurazione sulla casa per chi vive in affitto?
L’assicurazione per il rischio locativo è una polizza che deve essere stipulata da parte dell’inquilino, il quale si tutela contro una serie di situazioni che possono essere tutt’altro che ottimali da fronteggiare.
In questo caso gli scoppi e i malfunzionamenti che comportano danni all’appartamento dove vive quella persona verranno rimborsati dall’assicurazione, che permette quindi di prevenire che gli eventuali costi possano incidere negativamente sulle economie di chi vive in quell’appartamento, specialmente se l’incendio non è causa di un comportamento errato di chi abita in quella casa.
Quando utilizzare la polizza con rischio locativo
Ma quanto utilizzare il rischio locativo? Semplicemente nel momento in cui non si riesce a dimostrare immediatamente la propria innocenza, ovvero che il dolo non dipende da un comportamento errato dell’affittuario.
In tal modo è possibile evitare che un malfunzionamento di un impianto, magari non sottoposto a revisione dal proprietario dell’abitazione, possa in qualche modo ricadere sulle economie dell’affittuario.
Oltre alle esplosioni, il rischio locativo copre i malfunzionamenti degli impianti termico ed elettrico e i danni provocati dai soccorritori in caso di intervento.