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Assicurazione obbligatoria perchè mi devo assicurare

Mondo Verti

Assicurazione obbligatoria perchè mi devo assicurare

L’assicurazione di responsabilità civile auto è obbligatoria e, in soldoni, devo pagarla, ma pago per un rischio “aleatorio” ovvero un rischio che potrebbe, come non potrebbe, avverarsi.

Allora qualcuno potrebbe dire: “preferisco correre il rischio”, “che m’importa di assicurarmi tanto guido poco”, “tanto uso quasi sempre i mezzi”, “tanto sono un bravo guidatore”, “tanto non ho mai fatto incidenti”. E qui casca l’asino poiché nessuno di noi è preveggente, quindi, nessuno può avere una ragionevole certezza di ciò che potrà o non potrà accadere nel nostro futuro.

Essere (assicurato) o non essere (assicurato): questo è il problema

Facciamola più semplice di Otello e mettiamola così: assicurarsi per la responsabilità civile è un obbligo non solo di legge, ma anche etico e morale. Essere assicurato significa tutelare gli altri da un eventuale incidente che potresti causare. Non essere assicurato significa essere potenziale vittima di qualcuno che ha deciso di non investire (il gioco di parole non è caustico a caso) i propri soldi a tutela degli altri, magari investendo un pedone.

Perché proprio qui sta il punto: tutti noi siamo al tempo stesso guidatori e “altri”. Attenzione a partire dal presupposto che il rischio sia ponderato solo su noi stessi, sulle nostre capacità, sul nostro grado di attenzione ed esperienza alla guida, perché, dati alla mano, non è così. La responsabilità civile serve per “risarcire”, direbbero gli assicuratori, ma a noi piace parlare semplice quindi serve per “pagare” i danni causati con colpa agli altri quando siamo alla guida della nostra auto o della nostra moto.

Ergo: tampono inavvertitamente quello che mi sta davanti? La mia assicurazione di responsabilità civile copre i danni che ho causato. Un motociclista disattento si avvicina troppo alla mia auto rompendomi lo specchietto? La sua assicurazione di responsabilità civile mi copre i danni che lui mi ha causato. Abbiamo abbondato di aggettivi possessivi per rendere chiara l’idea :).

Siamo consapevoli che l’assicurazione, essendo obbligatoria, venga spesso paragonata a una tassa, un dazio da pagare per un prodotto che nemmeno utilizzo e che addirittura ora nemmeno vedo, visto che la dematerializzazione ha eliminato quasi le scartoffie, eccezion fatta per il certificato di assicurazione. credeteci SERVE.

E quando diciamo serve parliamo con cognizione di causa: il numero di incidenti stradali che quotidianamente avvengono sono altissimi (ci limitiamo a dire che l’anno scorso hanno perso la vita in un incidente stradale quasi 1600 persone), spesso le vittime sono innocenti e, il più delle volte, sono pedoni o ciclisti. Lo sappiamo, in questo momento i più superstiziosi proveranno un certo prurito in certe parti, ma è sufficiente aprire le pagine di un giornale locale per rendersi conto di quanto il problema della sicurezza stradale sia presente nel nostro quotidiano. Ed è un problema da non sottovalutare perché, proprio mentre noi scriviamo e tu leggi, sul territorio italiano ci sono circa il 13% di autoveicoli senza assicurazione. Cosa accadrebbe se uno di questi incrociasse la tua strada? Prevenire è meglio che curare…