Vediamo, con l’aiuto di alcuni dati statistici, quanto e come sono diffusi moto e scooter in Italia oggi, e quali sono le abitudini assicurative degli italiani. Indossate il casco: si parte!
Arriva l’estate, il momento della moto. Con la bella stagione e le vacanze alle porte, infatti, il pensiero corre spontaneo alle due ruote e a un immaginario fatto di avventura e senso di libertà. E poco importa che i motocicli, oltre che per suggestive gite nel tempo libero, vengano utilizzati anche per districarsi nel traffico cittadino nelle ore di punta dei giorni feriali: l’identificazione fra la moto e una piacevole sensazione di autonomia resta la stessa.
Sempre più amate
La voglia di moto, non solo d’estate, sembra aver contagiato parecchi italiani negli ultimi tempi, se è vero, come dicono alcune statistiche, che questo mezzo di locomozione riscuote sempre più consensi. Secondo l’Autoritratto Aci 2021 (l’ultimo disponibile), il parco motocicli circolante in Italia è cresciuto, dal 2017 al 2021, del 6,91%, passando da 6.689.911 a 7.152.760 unità, contro il 3,38% degli autoveicoli. Una crescita confermata anche dai dati ANCMA sulle immatricolazioni, che nel medesimo intervallo di tempo sono cresciute del 28,8%.
I dati più recenti confermano la tendenza al rialzo. Infatti, ANCMA fa sapere che il mercato delle moto nel 2023 è iniziato alla grande, registrando a gennaio il 37,7% di immatricolazioni in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre ad aprile (ultimo dato disponibile) l’incremento è stato del 16,3%.
Parlando delle evoluzioni più recenti del mercato non si può trascurare quanto sta accadendo nella mobilità elettrica. Nel primo semestre 2022 il mercato delle due ruote a trazione elettrica ha fatto segnare un robusto +82,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale è così salita al 5,3%.
Metropoli in moto
Le moto, quindi, in Italia piacciono sempre più, ma non ovunque alla stessa maniera. La mappa dell’Italia a due ruote è variegata e sorprendente. È interessante notare, infatti, come ci siano regioni e province più amiche delle due ruote rispetto ad altre.
Parlando di numeri assoluti, i dati dell’Osservatorio Verti e quelli Aci concordano nel collocare la Lombardia e il Lazio ai primi due posti per diffusione dei motocicli. La regione con maggior numero di polizze Verti è la Lombardia con il 31,4%, seguita dal Lazio con il 22,8%. Posizioni uguali ma proporzioni diverse per i dati Aci sul parco circolante: in Lombardia 1.140.925 motoveicoli, corrispondenti a circa il 16% del totale nazionale e nel Lazio 683.142 (9,55%).
Il primato di Lombardia e Lazio si spiega fondamentalmente in due modi: sono le due regioni più popolose d’Italia e ospitano le due principali metropoli del Paese.
Alcune immagini iconiche legate a moto e metropoli? Da Milano, partiva una gara motociclistica un tempo molto nota, la Milano-Taranto, mentre va ricordato che la Lambretta deve il suo nome al fiume Lambro e al quartiere milanese di Lambrate in cui veniva prodotta.
Il riferimento alle metropoli è rilevante perché secondo i dati Aci la densità di motocicli è particolarmente elevata nelle quattordici Città Metropolitane. In queste aree, infatti, risiede il 36% della popolazione e circola il 39% del totale motocicli e il 33% del totale autovetture.
Centauri in riviera
Se dai numeri assoluti passiamo a quelli relativi, a salire alla ribalta sono altre aree geografiche. Scopriamo, ad esempio, che la regione di gran lunga più propensa a spostarsi su due ruote è la Liguria: a fronte di un’incidenza percentuale media dei motocicli sul parco veicolare a livello nazionale del 13,5% circa, la Liguria presenta un’incidenza pari al 29,5%, seguita in questa graduatoria a debita distanza dalla Toscana (15,9%). Dunque, su cento mezzi di trasporto circolanti in Liguria, poco meno di trenta sono motocicli. Considerando che le percentuali più basse si trovano in Valle D’Aosta (5,1%) e in Trentino-Alto Adige (8,1%), risulta plausibile ricollegare questi dati al clima e alla conformazione geomorfologica dei vari luoghi: da un lato, riviere e clima temperato (ma anche una città grande e dalla viabilità complessa come Genova), dall’altro climi rigidi e territorio montuoso.
Quanto alle città, quelle con la maggiore incidenza sono (in ordine decrescente) Imperia, Livorno e Trieste, mentre quelle in cui le moto hanno un peso minore sul totale dei veicoli sono Nuoro e Foggia. (dati Aci)
Cresce il Sud
Anche nell’incidenza delle nuove immatricolazioni sul totale dei veicoli il primato spetta alla Liguria (37,3%), che però in questo caso è seguita da due regioni del Sud: la Campania (27,7%) e la Sicilia (26,4%). Pure in questo caso le due regioni in coda, e decisamente al di sotto della media nazionale (13,3%), sono la Valle D’Aosta (0,5%) e il Trentino-Alto Adige (1,8%).
Ancora Sud: l’incremento massimo di immatricolazioni fra 2020 e 2021 si registra in Puglia (+3,9%), Campania (+3,6%) e Basilicata (+3,3%).
Da notare che, secondo i dati dell’Osservatorio Verti, Campania e Puglia sono le regioni in cui il premio medio RC è più alto, mentre quella con il premio più basso è proprio la Lombardia, in vetta alla classifica di polizze vendute.
Le abitudini per l’assicurazione moto dei motociclisti
La garanzia preferita dai motociclisti assicurati Verti è l’assistenza stradale, che è stata scelta nel 39,6% dei casi. Si tratta comunque di una percentuale più bassa rispetto a quella degli automobilisti, i quali attivano questa opzione più di una volta su due. Seguono la garanzia Infortuni del conducente (32,3%), la Tutela legale (29,3%) e la Furto e incendio (20%).
L’analisi dei dati dell’Osservatorio Verti evidenzia che per alcune di queste garanzie la scelta è influenzata dall’età del veicolo. Infatti, mentre l’Assistenza stradale e la Tutela legale vengono scelte in modo sostanzialmente omogeneo dai possessori di moto nuove o vecchie, la percentuale di chi si assicura contro gli infortuni e soprattutto quella di chi sceglie la garanzia Furto e incendio decresce notevolmente all’aumentare degli anni del veicolo. Il trend, a prima vista non del tutto razionale, probabilmente si spiega con la volontà di contenere i costi assicurativi man mano che il valore del veicolo diminuisce.
L’Italia è un paese di grande cultura motociclistica, come dimostrano i dati che abbiamo riportato sulla diffusione delle due ruote ma anche quelli, attualmente positivi, sulla produzione, nonché i successi sportivi e la storia di tanti marchi leggendari. Il mondo assicurativo segue con attenzione le due ruote, cercando di fornire strumenti sempre più raffinati perché questa modalità di spostamento, che spesso è anche una passione, possa essere praticata nel modo più razionale e sicuro.