Previdenti ma sotto assicurati, sicuri di sé ma poco informati, sempre più digitali nelle abitudini ma legati a più canali di vendita. Quello fra gli italiani e le assicurazioni è un rapporto sfaccettato, a volte apparentemente illogico, ma anche molto interessante perché deriva da diversi fattori, sia di contesto sia culturali. Con l’Osservatorio Verti Movers partiamo alla scoperta delle abitudini assicurative degli italiani, in campo automobilistico e non solo.
Poco assicurati…
I dati dell’Osservatorio che coprono il periodo da dicembre 2021 ad aprile 2023 ci dicono che la garanzia accessoria più richiesta dagli assicurati Verti è l’Assistenza stradale, scelta dal 58% di chi ha acquistato la RC Auto obbligatoria. A seguire, la garanzia sugli Infortuni del conducente (47%) e la Tutela legale (38%).
Dunque, assistiamo a un interesse per garanzie diverse, che coprono gli imprevisti sia da un punto di vista meccanico, sia di quello della salute, sia, infine, da quello delle responsabilità penali e pecuniarie.
Va però detto che gli automobilisti italiani sono poco propensi ad acquistare garanzie accessorie. Ce lo dice, fra l’altro, un’indagine di Segugio.it, che ha messo a confronto i dati del nostro paese con quelli di Spagna e Francia.
Il mercato delle assicurazioni auto in Italia ammonta a 15,3 miliardi di euro. Di questa cifra, il 78,1% riguarda la spesa per la RC Auto (che è obbligatoria), e quindi le garanzie accessorie pesano per il restante 21,9%. In Spagna, invece, la distribuzione percentuale fra le due categorie è praticamente paritaria (RC: 50,6%, altre garanzie: 49,4%), mentre in Francia sono addirittura le garanzie opzionali a prendere la fetta più grande della torta (64% contro il 36% della RC).
Come si spiega lo scarso feeling degli italiani per le garanzie accessorie? Sempre secondo l’indagine citata, i motivi sono tre:
- il costo della RC Auto, più elevato in Italia rispetto agli altri due paesi, che riduce il budget disponibile per le altre garanzie. Lo conferma il fatto che negli ultimi anni, con la riduzione dei premi RC Auto, il divario fra Italia e altri paesi si è assottigliato
- l’obbligo, per le assicurazioni italiane, di vendere la RC Auto separatamente dalle altre garanzie, senza quindi poter proporre pacchetti come accade in Francia e Spagna
- la scarsa propensione degli italiani ad assicurarsi che riguarda tutti gli ambiti e non solo quello automobilistico. Un dato, questo, che si incrocia con la forte propensione al risparmio degli italiani, i quali pensano di poter far fronte eventuali imprevisti con le proprie risorse finanziarie, anche se tendono a sottostimare i rischi.
…ma molto sicuri
Insomma, non si può dire che noi italiani non siamo previdenti e la nostra forte propensione al risparmio ne è la dimostrazione. Ma probabilmente a volte tendiamo a sopravvalutarci. E non solo nella capacità di fare fronte agli imprevisti con i nostri risparmi, ma anche nella comprensione delle logiche assicurative. L’indagine di IVASS sulle conoscenze e i comportamenti assicurativi introduce un tema molto interessante: l’overconfidence. Questo termine inglese definisce la differenza fra ciò che crediamo di sapere e ciò che sappiamo davvero.
In ambito assicurativo l’overconfidence degli italiani è molto alta. Infatti, se il 60% degli intervistati afferma di conoscere bene concetti base come premio, franchigia e massimale, solo il 14% risponde correttamente a tutte le relative domande. E se il 39% dichiara di conoscere i prodotti assicurativi, solo uno su duemila risponde correttamente a tutti i quesiti in merito.
Per fortuna alcuni segnali portano a pensare che questo pericoloso gap fra percezione ed effettiva conoscenza possa in futuro ridursi. Il rapporto IVASS, infatti, valuta come sufficientemente adeguati i livelli di logica assicurativa, cioè la capacità di individuare i corretti collegamenti logici fra concetti in ambito assicurativo. Il problema, quindi, risiederebbe soprattutto in un’informazione insufficiente o non abbastanza chiara, ma se il cittadino italiano venisse accompagnato a maturare una conoscenza di base dei prodotti, avrebbe la capacità di trarre delle conseguenze decisionali corrette.
Sempre più digitali
Quanto ai metodi di pagamento, il futuro sembra essere già arrivato. I dati dell’Osservatorio Verti Movers ci dicono che in circa un anno e mezzo (dal dicembre 2021 all’aprile 2023) i pagamenti dei clienti Verti effettuati con carta di credito o PayPal sono aumentati esattamente del 10%, passando dal 73% all’83%. Contestualmente, i pagamenti tramite bonifico bancario sono calati dal 13% al 9%.
La tendenza dei clienti Verti si inquadra in un processo più generale. Secondo l’Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano, in Italia nel 2022, le transazioni digitali hanno raggiunto i 397 miliardi di euro, pari al 40% dei consumi, con un ritmo di crescita superiore a quello pre-Covid. In particolare, gli italiani hanno usato sempre di più lo smartphone o i dispositivi indossabili per effettuare pagamenti in negozio, per un totale di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021). Secondo i dati della Bce sul numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2021, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%).
Il futuro è omnicanale
Sempre a proposito delle abitudini d’acquisto degli assicurati Verti, risulta interessante guardare i canali attraverso i quali sono state acquistate le polizze.
Il telefono risulta in calo, con un valore medio nel periodo dell’8%, partendo da un 10% fisso fra fine 2021 e inizio 2023. I canali Internet e retail restano sostanzialmente inalterati, con un valore medio rispettivamente del 30% e dell’11%, ma la fetta decisamente più grossa appartiene agli aggregatori che tengono per sé il 50% delle transazioni con una leggera tendenza al rialzo.
Quello dei canali di vendita è oggi un tema molto caldo: le aziende sono alla ricerca del mix giusto, nella consapevolezza che ormai molto raramente si possono vendere i propri prodotti o servizi attraverso un solo canale.
Comprendere i comportamenti dei clienti per rendere più semplice e gradevole la loro vita è lo scopo di qualsiasi azienda. Lo è a maggior ragione per un’assicurazione. I comportamenti assicurativi degli italiani, come abbiamo visto, non sono sempre lineari e di facile lettura, ma Verti li analizza con attenzione e costanza per migliorare ogni giorno il proprio servizio.