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Assicurazioni auto elettriche, ibride ed ecologiche: l’identikit del guidatore ecologico

Mondo Verti

Assicurazione auto elettriche, ibride ed ecologiche: i dati di Verti

Che nel mondo dell’automotive sia in atto una vera rivoluzione è cosa nota. Progresso tecnologico, sensibilità ambientale e provvedimenti legislativi concorrono a modificare radicalmente il parco macchine, al punto che già da un paio d’anni si è compiuto in Italia un sorpasso impensabile anche solo qualche tempo prima: i dati Anfia ci dicono che fra il 2021 e il 2022 l’ibrido ha sopravanzato la benzina come sistema di alimentazione più venduto per le autovetture. E oggi è ormai assodato che a venire acquistate sono soprattutto quelle auto che per semplicità possiamo definire ecologiche (sebbene sul reale impatto di ciascun tipo di macchina il dibattito resti aperto) mentre le tradizionali vetture a benzina e Diesel segnano progressivamente il passo.

Peraltro, come sa bene chiunque abbia affrontato recentemente la questione dell’acquisto di un’auto nuova, sotto il cappello delle auto ecologiche si trova una varietà molto ampia di tipologie, poiché ciascuna delle tre categorie principali (ibrido, elettrico, gas) contiene al proprio interno differenti sfumature. E qui va detto che in Italia a fare la parte del leone sono le ibride, mentre quanto alle full electric, in controtendenza rispetto ai principali mercati europei, il nostro Paese ha numeri bassi e stazionari.

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Sempre più ibrido

Insomma, per chi bazzica a vario titolo il mondo dell’automobile, sono tempi interessanti e soggetti a rapidi cambiamenti. Possiamo confermarlo anche noi di Verti: non ci si annoia! Vediamo, quindi, con l’aiuto dei dati del nostro osservatorio, chi sono e come si comportano i nostri assicurati alla guida di veicoli ecologici. Con una premessa: in questa analisi prendiamo in considerazione solo le categorie elettrico e ibrido.

Iniziamo col dire che dal dicembre 2021 al maggio 2023 l’incidenza delle assicurazioni di auto ibride sul totale delle polizze auto è cresciuta dal 4,3% al 5,4%, mentre quella delle elettriche dallo 0,2% allo 0,6%. Sono numeri in linea con i numeri generali sul parco auto circolante, rilevati da un’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, da cui si differenziano solo per la crescita (impetuosa, sebbene su numeri piccoli) dell’elettrico.

Dalla Lombardia a Roma

La provincia più rappresentata fra i nostri assicurati alla guida di auto ecologiche è quella di Milano con il 19%, seguita da Roma con il 16%. Le altre province, capeggiate da diverse lombarde, non superano il 5%. I dati in linea di massima rispecchiano sia la distribuzione di tutte le assicurazioni auto Verti sia la diffusione di autovetture ecologiche. Queste ultime, infatti, secondo i dati Anfia, sono concentrate per il 22,4% in Lombardia e per l’11,2% in Lazio. È possibile che questa distribuzione geografica dipenda anche dal fattore economico: essendo le auto ecologiche mediamente più costose di quelle ad alimentazione tradizionale, ci si può aspettare che siano più diffuse in aree con un reddito medio pro capite più alto. Limitatamente alle auto elettriche, poi, va anche considerata la diffusione delle colonnine di ricarica, anche questa disomogenea sul territorio nazionale.

Il numero perfetto è due

È molto netto il dato sulla tipologia di veicolo, con la berlina due volumi che rappresenta l’opzione scelta nell’82% dei casi. Seguono le station wagon con il 15% mentre le altre categorie risultano molto poco rappresentate. Probabilmente su questo dato incide l’ampia diffusione di alcuni modelli di grande successo, anche se, considerando l’ampiezza dell’offerta di ibride ed elettriche in tutti i segmenti, questa concentrazione così marcata resta abbastanza sorprendente.

La virtù è nel mezzo (secolo)

Proseguiamo nel delineare il nostro identikit. Finora abbiamo visto che il classico assicurato “ecologico” Verti vive in una delle due più grandi città italiane o in una provincia del Nord, e che possiede una berlina due volumi. Ma quanti anni ha? Possiamo rispondere in modo convinto che ne ha cinquanta o giù di lì. Il dato sull’età mostra un andamento geometrico, con i cinquant’anni che rappresentano appunto la classe più presente in portafoglio e la curva che si abbassa in modo regolare man mano che ci si allontana, in crescendo o in calando, dal mezzo secolo esatto. Pur non avendo in tasca verità assolute, proviamo a spiegare questo dato così: i cinquant’anni sembrano essere il punto d’incontro fra la sensibilità ai temi ambientali e l’apertura verso il nuovo da un lato (caratteristiche proprie delle generazioni più giovani) e le disponibilità economiche necessarie ad acquistare auto come le ibride e le elettriche (il reddito di solito aumenta con l’età).

Più previdenti, più consapevoli

Veniamo infine ai comportamenti assicurativi. I proprietari di auto con motori ecologici si dimostrano più propensi ad acquistare garanzie accessorie rispetto alla media degli assicurati Verti. Infatti, la Kasko incide rispettivamente per il 10% e 9% sui proprietari di auto ibride ed elettriche, e per il 2% nel caso di proprietari di auto a benzina o Diesel. La quota della garanzia eventi naturali è del 40% per le ibride, 30% per le elettriche e 10% per benzina e Diesel. Identiche percentuali anche per la garanzia che protegge dagli atti di vandalismo.

Un’ultima curiosità: gli “ecologici” nella scelta dell’assicurazione ricorrono meno all’aggregatore (40% contro il 50% sul totale dei canali distributivi) rispetto agli altri utenti: evidentemente partono da un livello più alto di conoscenza delle assicurazioni e danno meno peso alla variabile prezzo. Quello sulla conoscenza è un dato confortante: saper compiere scelte consapevoli sulla base di informazioni precise e complete – nell’acquisto dell’auto e dell’assicurazione ma non solo – è infatti molto importante in un’epoca come la nostra, in cui ciascuna decisione implica riflessioni non banali e può fare la differenza, a livello sia individuale che collettivo.